Residenze della nobiltà italiana
14 Novembre 2021
UNA FABBRICA DI OLTRE UN SECOLO
“La chiesa di S.ta Maria già Pieve, hoggie Sedia Episcopale della Città di Montep.no fabbricata nella Piazza principale di sasso quadrato dentro e fuori, ma con quella rozzezza che portorno que’ tempi, e non rispondente di capacità al Pop.o ha causato che ne’ tempi migliori sempre s’ è pensato rifabbricarla più nobilmente, e di capacità maggiore, e crebbe questo pensiero secondo ch’ ella fu rialzata a dignità maggiore fino a Sedia Episcopale” .
E’ proprio in seguito infatti all’ elevazione di Montepulciano a grado di Diocesi ed al titolo di Città da parte di Papa Pio IV, nel dicembre dell’ anno 1561, ottenuta grazie all’instancabile prodigarsi dell’allora Arciprete di Montepulciano Spinello Benci ed alla mediazione del Cardinale Giovanni Ricci, poliziano, e dello stesso Granduca Cosimo I, che si fa sempre più pressante il bisogno e vivo il desiderio nella popolazione tutta di costruire una nuova chiesa meritevole dell’ importante carica acquisita.
La chiesa principale della città è, a questa data, ancora la Pieve di S. Maria che seppur rimaneggiata nel tempo e recentemente ampliata e dotata del nuovo campanile , data la vetustà dell’edificio, l’inevitabile degrado , nonché le sue limitate dimensioni, non è certo la sede più degna ed adeguata a rappresentare il nuovo Vescovado . Di questo si rendono certamente conto tanto i cittadini quanto il primo vescovo Spinello Benci già Arciprete di Montepulciano ed eletto Vescovo nel gennaio del 1562 , “[...] ma non si mostrando assegnamenti conformi alla spesa si trattenne l’impresa [...] ” e per i primi venti anni del mandato episcopale ci si serve della vecchia chiesa, senza promuovere alcuna iniziativa per ricostruirla “[...] più nobilmente e di capacità maggiore [...] ” .